Il ribelle gentile, presentazione a Milano
De Il ribelle gentile e della querelle che ha contrapposto gli eredi dell’artista e la casa editrice abbiamo già parlato qui. Oggi riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa che aggiunge un ulteriore tassello alla vicenda.
Il ritorno de Il Ribelle gentile (pluriassolto) e la strana retromarcia della Permanente
Lunedì 5 maggio alle ore 18.00
alla libreria Milanolibri, via Verdi 2, Milano
presentazione del libro
Il ribelle gentile. La vera storia di Piero Manzoni di Dario Biagi (Stampa Alternativa)
Ne parlano con l’autore
Renato Barilli (storico dell’arte)
Francesca Bonazzoli (critico d’arte del “Corriere della Sera”)
Gigina Baj (ceramista)
Il ribelle gentile. La vera storia di Piero Manzoni di Dario Biagi, Stampa Alternativa (15 euro, 152 pagine)
La notte del 6 febbraio 1963 moriva, a nemmeno trent’anni, in circostanze misteriose, nel suo studio milanese, l’enfant gaté dell’arte italiana, Piero Manzoni.
Dimenticato o forse rimosso per molti anni e poi improvvisamente riscoperto come il padre di tutte le avanguardie, il più radicale e autorevole.
Una meteora geniale dell’arte italiana del Dopoguerra. Di nobile famiglia e scarsi studi artistici, tra il ’57 e il ’62 seppe imporsi, nella scia di Lucio Fontana, come uno dei maggiori innovatori dell’arte internazionale. Con le sue provocazioni e un frenetico lavoro di animatore e organizzatore culturale, anticipò l’arte concettuale e povera e altre correnti d’avanguardia. Eppure Manzoni fu molto straniero in patria e molto a casa sua a Dusseldorf, Amsterdam e Copenhagen. Espose, e fu ammirato, soprattutto nel Nord Europa; nel suo Paese fu quasi sempre irriso dalla critica e snobbato dai galleristi. Le dissacrazioni che avevano spiazzato e dato scandalo continuarono a urtare benpensanti e conformisti. Quando, nel ’71, la sua “Merda d’artista” fu comprata ed esposta dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma si scatenò un putiferio di proteste, sberleffi e interpellanze parlamentari.
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